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PRODUZIONE PET


Produzione


La produzione del PET può avvenire attraverso uno dei seguenti processi:

- esterificazione tra acido tereftalico e glicol etilenico (con formazione di acqua), attivata termicamente (si opera a temperature  
  comprese  tra 230-250 °C e pressione di 3 atm);

- transesterificazione tra glicol etilenico e dimetil tereftalato (con formazione di metanolo).

I sistemi produttivi impiegati per l'utilizzo del PET sono:
  • La formatura per estrusione :
viene adottata per la produzione di profili, films, fibre, fogli, tavole e tubi. La resina, preventivamente riscaldata, viene fatta passare sotto pressione attraverso una filiera (sagomata in ragione del profilo da ottenere) e prontamente raffreddata all’uscita dalla macchina, in modo da farle conservare la sagoma acquisita.
  • La formatura per laminazione o calandratura :
la massa termoplastica viene fatta passare attraverso una serie di rulli caldi posti in sequenza, i quali pressano la resina determinandone lo spessore e trasformandola in lastre sottili o in fogli continui. Una volta uscito dalla calandra, il prodotto viene raffreddato e rifilato lungo i bordi.
Con questo procedimento si possono inserire nel polimero materiali di rinforzo (come tessuti), effettuare stampe in rilievo o ottenere fogli di spessore ridottissimo (0,04 mm.)
  • La formatura per iniezione :
è il metodo più utilizzato, mediante il quale la resina in forma granulare viene riscaldata, iniettata dentro uno stampo sagomato in ragione della forma che dovrà assumere il prodotto e raffreddata per renderla solida. Con questo procedimento è possibile unire numerosi componenti di plastica mediante accoppiamento geometrico.
  • La formatura per colata o stampaggio :
si esegue riscaldando la resina, colandola all’interno dello stampo e raffreddandola.
  • La formatura per decompressione o termoformatura :
si usa per ottenere elementi, lastre o fogli, di forma complessa. La lastra o il foglio viene messo sullo stampo, viene riscaldato e fatto aderire perfettamente alla superficie dello stesso mediante l’aspirazione dell’aria presente nell’interspazio stampo – elemento.
  • La formatura per spalmatura :
viene impiegata per creare uno strato plastico sottile su materiali di supporto (tessuti, carta, etc.). La lavorazione consiste nello spalmare con adeguati rulli la resina fluida sulla superficie del supporto.
Oltre alle lavorazioni indicate, i materiali termoplastici possono essere foggiati con tecniche analoghe a quelle impiegate per la lavorazione delle leghe leggere e del legno: possono cioè essere forate, fresate, tagliate, segate, inchiodate, rifinite superficialmente con pialle, smerigliatrici, etc., oltre che saldate e incollate tra loro .
I materiali polimerici, per essere impiegati sul mercato, subiscono anche lavorazioni superficiali. Le più frequenti sono : lo stampo, l’incisione, il trasferimento di una pellicola su una o più facce del pannello plastico, la serigrafia, la lucidatura e la goffratura.

La realizzazione di disegni e stampe in rilievo su semilavorati - lastre o oggetti -termoplastici avviene mediante la goffratura degli stampi metallici. A tale scopo, lo stampo viene sgrassato e pulito e ne vengono protette le zone non interessate dalla lavorazione. Il disegno o il motivo decorativo viene trasferito sulla superficie dello stampo mediante l’applicazione di un film plastico tracciato ad inchiostro. Viene quindi passato acido nitrico per incidere le parti non disegnate. Il procedimento di goffratura degli stampi consente di caratterizzare con migliaia di disegni diversi le superfici degli elementi termoplastici, rendendole al contempo più resistenti alle abrasioni e ai graffi e meno scivolose
Il polietilene tereftalato viene utilizzato principalmente per costruire contenitori per bevande (66%) e per cibi (8%).

Le applicazioni tipiche del PET :

- Bottiglie

- Film (ad esempio Mylar di DuPont)

- Tubi

- Contenitori

- Etichette

- Pelli per batteria ed etichette sleeves

Uno degli usi classici del polietilene è la fabbricazione, mediante estrusione e successive lavorazioni, dei sacchetti comunemente detti "di plastica", dove la plastica in questione è proprio il polietilene.

Il polietilene viene inoltre impiegato per la creazione del "film estensibile" e del "film a bolle d'aria" (o pluriball).

Sicurezza alimentare :

La compatibilità del PET al contatto con gli alimenti (così come di tutte le materie plastiche) è sancita dal REGOLAMENTO (UE) N. 10/2011 DELLA COMMISSIONE del 14 gennaio 2011 (che ha abrogato la precedente Direttiva 2002/72/CE della Commissione Europea e successive modifiche). Si continuano comunque a effettuare indagini per la verifica di eventuali nuovi rischi per la salute nei prodotti usati come contenitori per alimenti. La maggior parte delle bottiglie di plastica per l'acqua in commercio nei supermercati è in PET, mentre il tappo è solitamente in PE (polietilene) che ha un valore economico superiore





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