Produzione
Contenitori in cartoncino poliaccoppiato
Sono indicati così quegli imballaggi, destinati prevalentemente al condizionamento dei liquidi alimentari, in formati che variano da 150 ml fino a 2 L. Realizzati in diverse forme e tipologie, possono essere prodotti con due tipi di accoppiati diversi a seconda del tempo di vita commerciale previsto. Nella forma più semplice, per brevi shelf-lives, il materiale è un triplo accoppiato costituito da LDPE/Carta/LDPE; per prodotti a lunga conservazione si impiega invece un materiale più complesso, con l'interposizione di un foglio sottile di alluminio (oggi anche di soli 7 μm) tra il polietilene interno e la carta. Per migliorare l'adesione dell'alluminio, alcune strutture prevedono strati di ionomeri sulle due facce del metallo. Con questi due materiali si producono contenitori dalle forme differenti, spesso dotati di aperture facilitate a strappo o a clip richiudibili. La classificazione più opportuna, tuttavia, perché fa riferimento a prestazioni fondamentali dell'imballaggio ed alle macchine di formatura e riempimento utilizzate, è quella che li distingue in:
- contenitori da bobina
- contenitori preformati.
Contenitori in cartoncino poliaccoppiato da bobina
Vengono prodotti in macchine tipo FFS verticali, a partire da materiale in bobina, già stampato e cordonato per favorire l'assunzione della forma definitiva. La forma più classica (del 1951) è quella a tetraedro (Tetra Standard della TETRA PAK), oggi quasi completamente sostituita da quella a parallelepipedo a sezione rettangolare la cui versione più nota è rappresentata dal Tetra Brik (TETRA PAK) che supera i limiti e gli inconvenienti di maneggevolezza, movimentazione e resistenza agli spigoli della forma tetraedrica. La saldatura longitudinale di questi contenitori è realizzata per sovrapposizione dei lembi e per evitare che lo strato di carta possa entrare in contatto con il liquido contenuto, viene ricoperta durante la formatura con una fettuccia (strip saldante) di polietilene che impermeabilizza e protegge la giunzione. Potendo essere riempiti durante la formatura, questi contenitori si prestano facilmente alle tecniche di condizionamento asettico ed alla minimizzazione dello spazio di testa sopra il prodotto: realizzando la saldatura trasversale sotto il livello di riempimento, è infatti possibile limitare (o eliminare completamente) l'aria dal contatto con il liquido. La cadenza oraria di produzione e riempimento di queste forme di imballaggio varia tra i 4000 ed i 7000 pezzi all'ora.
Contenitori preformati di cartoncino poliaccoppiato
Vengono prodotti, in generale, con strutture più rigide e pesanti che i precedenti contenitori da bobina, attraverso la tipica lavorazione cartotecnica (descritta più avanti) che porta alla realizzazione di un astuccio preincollato. Il preformato (detto anche blank o mantello) giunge sulle macchine di riempimento cordonato e con la saldatura longitudinale già realizzata; questa, nei contenitori più diffusi, è realizzata, dopo fresatura di un piccolo strato di carta e ripiegamento di un'estremità del materiale, in modo da sovrapporre la stessa faccia di materiale saldante e nascondere dal contatto con il liquido, la carta della struttura composita. Prima del riempimento, le facce interne del blank non toccano mai la superficie esterna e stampata del materiale come avviene invece per gli altri contenitori il cui materiale, avvolto in bobina, mette a contatto in ogni spira una faccia interna con una esterna. Il contenitore più classico di questa tipologia è rappresentato da un parallelepipedo a sezione quadrata con una particolare forma della sommità, detta a timpano che, una volta aperta, fornisce un sistema di versamento del liquido (vedi figura). Il nome commerciale più conosciuto e più antico in questo campo è quello del contenitore PUREPAK prodotto dalla ELOPAK norvegese ma anche la TETRAPAK svedese produce una contenitore analogo denominato TETRAREX.
Contenitori preformati di cartoncino poliaccoppiato
Un'altra versione di contenitori preformati molto diffusa, specie per prodotti condizionati in asettico, è infine rappresentata da una confezione a sezione rettangolare prodotta dalla PKL tedesca e nota con il nome di COMBIBLOC. Tutti questi diversi tipi di contenitori hanno in comune la caratteristica di dare luogo ad altissime velocità di riempimento (fino a 10.000 pezzi/h) con bassi fermi macchina e una notevole versatilità di formato, potendosi impiegare sulla stessa macchina altezze diverse della confezione.